Cosa si intende per colesterolo ‘buono’ e ‘cattivo’?
Già alla fine degli anni ’70 del secolo scorso si era giunti alla conclusione che il colesterolo elevato nel sangue fosse uno dei principali fattori di rischio per le affezioni cardiovascolari. Negli anni successivi tale rischio è stato differenziato in base al rapporto tra le frazioni del colesterolo ‘buono’, legato alle proteine HDL (High Density Lipoproteins), e del colesterolo ‘cattivo’, trasportato dalle proteine LDL (Low Density Lipoproteins). Alti livelli di lipoproteine ad alta densità o HDL manifestano, infatti, un ruolo protettivo nei confronti di cuore e vasi, mentre valori elevati di lipoproteine a bassa densità o LDL comportano un rischio diretto di malattie cardiovascolari.